Perché Albania

Quadro generale.
Partendo da gli anni 90, l’Albania ha compiuto significativi progressi verso un’economia di mercato moderna ed esprime ottime potenzialità di sviluppo. Il Paese non presenta criticità sul piano della sicurezza e dell’ordine pubblico, che sono opportunamente assicurati dallo Stato. L’economia nazionale continua a crescere a ritmi sostenuti, grazie soprattutto alla domanda interna e agli investimenti, in particolare quelli stranieri.
Principali esportazioni in milioni di dollari: abbigliamento e accessori 483, calzature e loro parti 467, ferro e acciaio 217, derivati del petrolio 198, pesce fresco e conservato 93, cromite 86, materiale elettrico ed elettronico 77, alluminio 67, frutta e ortaggi 66, carta e cartone 45.
I produttori di servizi hanno rappresentando l’84% circa delle imprese attive, mentre i produttori di beni solo il 16%. Il settore dell’industria assorbe il 62% dei produttori di beni, l’edilizia il 27%, mentre l’agricoltura e la pesca l’11%. Inoltre, il 52% dei produttori di servizi è collocato nel settore del commercio, il 12% opera nel settore trasporti e telecomunicazioni ed il 17% svolge altro tipo di servizi.

Tipi di società commerciali in Albania.
Possono costituire società in Albania sia le persone fisiche che le persone giuridiche, e possono essere soci sia soggetti albanesi che stranieri. In base alla normativa albanese per le società commerciali, emerge la figura del “commerciante”, nonché quella delle “società commerciali”; queste ultime articolate per come emerge dall’elenco che segue in:

Sono considerati dalla legge come “commercianti”: “le persone fisiche che esercitano un’attività economica indipendente”; “le persone fisiche che esercitano una libera professione”; “le imprese agricole”.
La forma societaria più diffusa, è la locale società a responsabilità limitata (sh.p.k.) con un capitale sociale pari a 100 Leke (circa 0.72 Euro) e si costituisce in 24 ore.

I settori economici di interesse
L’agricoltura rappresenta ancora un settore di rilievo, contribuendo per oltre il 22% al PIL. Relativamente consistente è la produzione di olive, uva, tabacco, barbabietole da zucchero, cotone, girasoli, legname. Nelle zone di montagna è diffuso l’allevamento ovino; abbastanza sviluppata la pesca, sia costiera, sia lagunare.

Le tasse principali
Le principali imposte d’interesse delle imprese, sono le seguenti:

Rapporti economici tra Italia ed Albania.
L’Italia riveste un ruolo di primo piano in Albania allo sviluppo economico del Paese. I dati ufficiali confermano che l’Italia è stata tradizionalmente e continua ad essere il primo partner commerciale dell’Albania. La richiesta di prodotti made in Italy è ingente ed è caratterizzata da una costante tendenza del consumatore albanese a rivolgere la propria attenzione al prodotto alimentare e tecnologico italiano.
Oltre a quella storica, la vicinanza geografica tra l’Italia e l’Albania, rappresenta opportunità reciproca. Le imprese italiane operanti in Albania sono circa 1000 composti da piccole e medie per la maggior parte, da alcuni gruppi industriali medio-grandi affermatisi principalmente nei settori del cemento, dell’agroalimentare e dell’energia, ed assume il primatto il grande gruppo bancario Intesa San Paolo. Sul totale delle imprese con capitale estero e misto per paese di provenienza, l’Italia ha assorbito la quota maggiore dell’occupazione (49,6%) e del turnover (25,2%). Senza ripetersi, i settori dell’economia albanese, d’interesse per il capitale italiano sono i servizi, l’industria tessile e calzaturiera, macchinari e attrezzature, materiali da costruzione e metalli, prodotti chimici, energia e minerali e negli ultimi anni sta a crescere l’interesse verso il turismo, l’efficienza energetica, nello sviluppo ecologico e nello smaltimento dei rifiuti. Tutti settori strategici per il futuro dell’Albania.
I principali elementi di attrazione verso l’Albania che animano le scelte di internazionalizzazione delle imprese italiane verso il predetto Paese risultano essere la elevatissima diffusione della lingua italiana, la vicinanza geografica, una efficiente logistica dei trasporti marittimi, terrestri ed aerei, il basso costo della manodopera, il basso costo fiscale delle società costituite in loco e le favorevoli condizioni climatiche.

Nello specifico, dal punto di vista dell’interesse delle imprese italiane, la vicina Albania viene percepita come la “Porta dei Balcani”, anche con riferimento all’apertura di un marketing territoriale che travalichi i confini della stessa Albania. Agevole per gli imprenditori operanti in Albania è la penetrazione commerciale nei confinanti Paesi ove tra l’altro è diffusa la lingua albanese e specialmente in Kosovo ed in Macedonia. L’Albania non offre solo molte opportunità d’investimento ma altresì anche un grande potenziale mercato per i paesi Europei.

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